Vulcanica e invadente, energica e irruente, solare e lunatica, generosa e possessiva, passionale e infantile, italica e berbera, innamorata dell’amore, sempre alla ricerca dell’essenza del calore umano che trova nelle vite più estreme.
Difficile discernere la persona dall’artista; lei che con il suo “terzo occhio” saltella in un mondo che le si apre spudoratamente offrendole gioie ma soprattutto solchi profondi, ferite sanguinanti che nasconde negli angoli della terra sconosciuti ai più.
Non è lei a cercare. Sono le cose che le succedono intorno come fosse una calamita.
Totalmente in balia della forte
emotività caratteriale, le sue foto sono un’esplosione di vita, colori e
movimento. i suoi lavori sono vortici in cui il fruitore si sente
trasportato. Un viaggio sensoriale in cui è bello perdersi. Senza
garanzie di ritorno; nei suoi shots non c'è la sensazione dell'aver
colto "un attimo" ma si ha la sensazione di qualcosa che si sta ancora
compiendo.
Le piace ricordare che
fotografare significa letteralmente, scrivere con la luce. Elisabetta fa
di più, con la luce racconta emozioni, emozioni incapaci di arrestarsi
che trasfondono dalle sue foto dentro di noi.